"Mio amatissimo, ricordando il nostro ultimo incontro, ripenso a quanta gioia tu mi hai dato". Lettera d'amore per Ante, internato nel Campo di Casoli

*Mio carissimo Ante,

ti ricordo con piacere, perché tu mi sei di gran lunga il più caro e nessuno mi infonde un sentimento così benefico come te, solo in te trovo gioia. Io spero che un giorno il mio tanto desiderato sogno (felicità) si avveri. Il mio cuore sarebbe colmo di gioia, se noi ci rivedessimo.

Mio amatissimo, ricordando il nostro ultimo incontro, ripenso a quanta gioia tu mi hai dato. Ho sofferto molto quando tu te ne sei andato, ma abbiamo superato anche questo ostacolo e guardiamo, se possibile, verso un futuro positivo. Il mio cuore non desidera altro che te, me lo dico continuamente. Ante mio, ho ricevuto la lettera del 9 agosto che tu mi hai spedito il mese scorso.

Tu hai scritto che aspetti la mia lettera. Mi rallegro che tu non tardi a rispondere alla mia lettera, quando il tempo te lo permette. Mi rende molto felice (sapere) che stai bene. Ante mio, mi hai scritto che Mile, non ti ha ancora risposto, può darsi che sia in viaggio. Mileva mi ha scritto e io le ho risposto. Kosovka chiede di me, se sono al mio paese, a lei devo ancora rispondere. Cuore mio, ho ricevuto uno scritto in italiano, che era stato scritto il 30. So che ti manca la tua patria e che ti aspettano i tuoi amici, che a loro volta hanno sentito la tua mancanza, specialmente io, che da tanto tempo ti aspetto.


Cuore mio, tu stesso sai quanto sia difficile separarsi quando fin dall’infanzia si è innamorati. Mi ricordo come è stato difficile per te separarti da me e come piangevi per me.

Mio carissimo Ante, malgrado tu sostenessi che ti avrei dimenticato in fretta e la tua mancanza di fiducia nella mia attrazione per te, penso questo: resto soddisfatta e ottimista. Tutte le cose belle di questo mondo non mi renderebbero felice, se dovessi immaginarmi una vita senza di te, ma tu non mi credi perché tu non sei innamorato di me, quindi io sarei più felice se io non ti amassi o, almeno, se l’amore fosse reciproco. Cuore mio, quando tu mi manchi, mi guardo le tue foto e le bacio. Cuore mio desidererei sognare più spesso di te, sopratutto di come ci rincontreremo, ma ogni volta che in sogno ti incontro, mi sveglio. Penso molto a te, come tu (pensi) a me; mi dispiace che tu non riceva sempre le mie lettere. Desidererei ricevere una tua lettera a giorni alterni. Finora Marko mi ha aiutata a scrivere in italiano, ma Marko se ne andrà tra poco, perché il tempo è migliorato siccome lui teme Vito, che è il suo rivale. Mirjana viene più spesso da noi e dice che tu tornerai presto. Lo zio Jure si è imbarcato perché doveva, senza averne voglia, a causa del brutto tempo in mare. La vita dei pescatori è dura. Cuore mio, quando tu verrai ci saranno acciughe salate. Carissimo, aspetto con impazienza e piena di gioia che la tua lettera arrivi, scritta con i tuoi deliziosi piccoli caratteri. Non ho una buona penna, per questo la mia calligrafia non è molto buona. Cordiali saluti dai tuoi amici, da tua zia Mirjana e da Bene Stipe Blazenke.

 

Molti saluti con affetto, la tua Zara

 

*Traduzione dal croato.

Le voci della Memoria: lettere degli internati civili del regime fascista durante il periodo bellico.

Questa è una lettera d'amore destinata ad un "internato politico ex-jugoslavo" (secondo il lessico del regime fascista) detenuto nel Campo di concentramento di Casoli, in Abruzzo. La lettera riporta la data 11.08.1943. Molto probabilmente fu censurata perché scritta il lingua croata. Per la prima volta la leggiamo (traduzione italiana).

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